Free wheeling
L'ultimo argomento affrontato a lezione è quanto mai esteso ed è oggetto di un dibattito più che decennale: il copyright. O meglio l'influenza devastante delle nuove tecnologie sul diritto d'autore nella sua concezione tradizionale.
Personalmente non pretendo certo di proporre soluzioni per un problema di tali dimensioni e con aspetti così controversi, sebbene tendenzialmente vedo in maniera positiva la possibilità di far circolare liberamente informazione e cultura, come permesso dalla rivoluzione digitale. Mi limito a notare il fatto che nel caso delle tecnologie digitali il progresso tecnico è stato talmente veloce da lasciare un vuoto enorme nella teoria. Gli aspetti sociali non sono stati adeguatamente studiati, gli interventi delle istituzioni sono stati soprattutto di carattere repressivo. Il dibattito su questi argomenti è spesso superficiale o comunque non all'altezza dell'importanza di questa nuova rivoluzione tecnologica per così tanti campi della vita sociale. Sarebbe auspicabile secondo me che giuristi, filosofi, informatici, letterati, artisti si trovassero per discutere, in un ottica universale e non di settore, sugli sviluppi della "società in rete". Oops... dimenticavo una categoria fondamentale: visto e considerato come queste questioni interessino la vita di tutti, sarebbe compito dei politici promuoverne il dibattito nell'opinione pubblica. Mi sembra inoltre che questo sarebbe un caso in cui la politica potrebbe ritrovare quei caratteri di efficacia che oggi mancano al suo operato.
Mi sono dilungato oltre le mie intenzioni iniziali.
Quello che mi premeva veramente era indicare a chi non lo conoscesse l'indirizzo internet di uno degli esperimenti più innovativi di letteratura svincolata dal diritto d'autore: il portale dei wu-mingclicca sull'immagine per andare al sito della fondazione wu-ming.